domenica 20 gennaio 2013

la collaborazione con la SIAEC ...perchè?


La SIAEC è una libera associazione culturale e di riflesso anche tecnica che ha lo scopo di diffondere la pratica di un’equitazione  colta, rispettosa del benessere del cavallo, ma anche del cavaliere e della loro sicurezza.

Migliorare le conoscenze per migliorare le prestazioni e le capacità in una equitazione con armonia.

Ci possono essere diverse opzioni per iscriversi alla nostra associazione.

La voglia di conoscere e di sapere in senso ampio e generale senza un indirizzo precostituito. Per soddisfare questa esigenza, la SIAEC mette a disposizione un variegato ventaglio di opere di autori classici e moderni, capiscuola delle differenti metodologie,  che rappresenta la biblioteca del cavaliere. I libri sono acquistabili dai soci.

 Ma offre anche la possibilità di entrare poco alla volta nell’immenso mondo dell’equitazione, grazie al giornale  “Equitazione Sentimentale” che rappresenta una forma di cultura in “piccoli bocconi”, ovvero digeribile gradualmente senza trovarsi immediatamente di fronte alla gran mole di conoscenze che la lettura dei testi può richiedere e offrire. Alcuni pensano che sia un giornalino, perché superficialmente lo vedono composto da poche pagine 8-12, ma mettendo a confronto i contenuti con quelli dei giornali patinati, ripuliti da reclame e da pubblicità di ogni sorta, ognuno può valutare di persona la grande differenza di spessore tecnico e culturale. Inoltre l’assenza di pubblicità ci mette al riparo da ogni conflitto di interessi: siamo liberi e vogliamo rimanere tali, la pubblicità in qualche modo troppo spesso si scontrerebbe con i contenuti, inducendoci anche involontariamente alla mediazione.

La lettura però non è il fine: montare a cavallo, senza che i libri prendano la polvere” diceva Nuno Oliveira, uno dei maestri più importanti del secolo scorso.

Per rispondere a questo interesse abbiamo costruito un Metodo  impostato sui più moderni sistemi di motricità umana ed equina, per migliorare le  competenze dei nostri associati, ottimizzare le prestazioni, recuperare le problematiche e aiutare a superare le difficoltà. Venti e più anni di sperimentazione con veterinari, medici, osteopati, psicomotricisti, omeopati ci hanno garantito quello che oggi è il Metodo di Equimozione e Isodinamica. Dieci anni di applicazione pratica, il recupero di centinaia di cavalli con alterazioni di vario genere, ma anche la sicurezza dei cavalieri, hanno confermato le nostre riflessioni e aspettative. In più di duecento stage non abbiamo mai avuto  cadute o incidenti.

Perché corsi e non lezioni individuali? Perché il cavaliere può comprendere un indicazione solo se  conosce la motivazione, la modalità e le conseguenze di quel determinato gesto. Solo una progressione di lezioni frontali con la successiva adeguata pratica a terra ed a cavallo permettono di affrontare la tecnica in modo ottimale.

Chi se ne può giovare? Prima di tutto gli istruttori che desiderano professionalizzarsi culturalmente e tecnicamente per offrire ai propri allievi risposte tecniche argomentate e ottimizzate. Poi i cavalieri che vogliono progredire sapendo cosa fare, quando fare e perché fare, ed infine i neofiti che desiderano affrontare questa attività con un approccio più consapevole.

E dopo i corsi? L’associazione non abbandona i propri soci mettendo a loro disposizione una continuità di esperienze pratiche e teoriche che li supporteranno dalla fine dei corsi in poi.

E per gli istruttori? Percorsi di approfondimento tecnico e pratico per continuare ad arricchire la loro professionalità, collaborazione ai gruppi di ricerca e di lavoro  formati da coloro che vogliono partecipare di più all’elaborazione e all’approfondimento del metodo, nel rispetto dell’autorevolezza che ogni istruttore deve conservare.

Il Metodo prende spunto dall’equitazione classica e la interpreta  attraverso i più avanzati studi di cinesiologia applicata. Ciò significa che molti sono ancora gli aspetti e le tematiche da analizzare e da approfondire nell’ambito del rapporto col cavallo a tutto tondo.

L’associazione offre anche attività pratiche al di fuori dei corsi? Da quest’anno abbiamo sviluppato un passo ulteriore: le prove di competenza. Nel rispetto del benessere del cavallo e come conseguenza di tutto l’iter formativo i cavalieri sono chiamati alla partecipazione a queste prove basate su grafici di movimenti e figure differenti da quelle del cosiddetto dressage agonistico, sia negli aspetti di effettuazione sia nei metodi di giudizio. Siamo non solo consapevoli che si possa cambiare, ma ci sforziamo ad essere veri  artefici del cambiamento possibile.

Inoltre per i giovani dagli 11 ai 18 anni  il gruppo che si interessa di psicomotricità ha impostato percorsi specifici che tengono conto delle modalità di comunicazione e di sviluppo di una pratica che apporti al giovane cavaliere consapevolezza del rapporto col cavallo sia da terra, ma soprattutto in sella educandolo all’armonia e al rispetto.

L’apertura mentale dell’intera associazione permette a chi è interessato ed ha voglia di partecipare su temi specifici, collaborando al giornale, dando il proprio contributo intellettuale o indicando anche nuovi temi di elaborazione, di essere accolto, aiutato e stimolato a sviluppare i propri interessi sempre nello spirito del rispetto del cavallo e dell’uomo.

 

La SOCIETA’ ITALIANA DI ARTE EQUESTRE CLASSICA

Un’ associazione in cammino

verso un nuovo modo di interpretare l’equitazione ed il rapporto cavallo-cavaliere